I dati: aumentano i traffici marittimi, diminuiscono gli sbarchi
Giuseppe Mastroianni è il nuovo comandante
Un porto industriale che dal settembre del 2008 sta registrando un imponente traffico di navi, più di mille chilometri di costa da sorvegliare, attenzione all'inquinamento e all'immigrazione clandestina. Questi i principali compiti che attendono il capitano di vascello, Giuseppe Mastroianni, nuovo comandante del porto e direttore marittimo di Cagliari. Ieri ha preso il posto del suo predecessore, il contrammiraglio Cristiano Aliperta, durante la cerimonia che si è svolta al terminal crociere del molo Ichnusa alla presenza dell'ammiraglio ispettore, Raimondo Pollastrini, e del comandante marittimo della Sardegna, ammiraglio Ermenegildo Ugazzi.
Una cerimonia iniziata con il ricordo dei soldati italiani caduti a Kabul nell'attentato del 17 settembre. Aliperta, che dopo un anno al comando della direzione marittima di Cagliari andrà a Londra all'International marittime organization (Aimo), ha ricordato «l'importanza strategica che ha la Sardegna nel Mediterraneo, confermata dalla creazione di un'altra direzione marittima a Olbia». «La Sardegna», ha evidenziato Pollastrini, «è l'unica regione, insieme alla Sicilia, ad avere due direzioni marittime». Nell'Isola spicca l'area portuale di Cagliari: «Le petroliere in transito verso Sarroch», ha sottolineato Aliperta, «sono mille all'anno, ma anche il porto cagliaritano, con navi da crociera, traghetti e mercantili raggiungendo numeri importanti».
Tra i compiti principali la Capitaneria ha la sorveglianza ambientale e la lotta all'immigrazione clandestina che, hanno rilevato Aliperta e Pollastrini, «ha subito una brusca frenata. Gli arrivi dal nord Africa sono passati dai 1.400 ai 200 di quest'anno». (m. v.)
06/10/2009