Viale Fra Ignazio. Alcuni ospiti del Giovanni Paolo II infastidiscono le studentesse di Scienze politiche
Da qualche tempo in viale Fra Ignazio la convivenza tra gli universitari del polo giuridico-economico e alcuni frequentatori del centro comunale d'accoglienza Giovanni Paolo II sembra essersi fatta difficile. Non tanto per gli assistiti dalla Caritas, che trovano nella struttura cibo e conforto, quanto per i ragazzi che nei mesi scorsi, come denunciano alcuni rappresentanti degli studenti della facoltà di Giurisprudenza, hanno vissuto momenti sgradevoli.
IL RACCONTO «Nessuna violenza in senso stretto», precisa Filippo Pirisi, uno dei rappresentanti, «ma molti tentativi di avvicinamento per strada, soprattutto ai danni delle colleghe, e altrettante invasioni di campo negli spazi destinati alla didattica o ai servizi».
Episodi non così gravi da sfociare in una denuncia ma comunque sufficienti a far cadere su viale Fra Ignazio una sorta di coprifuoco. «Le ragazze ormai evitano di trattenersi in facoltà dopo il tramonto», conferma Pirisi, «e se possono scartano le lezioni di fine giornata. Qualcuno, tra gli studenti di Scienze politiche, ha persino preferito seguire un corso di lingua piuttosto che un altro solo perché le lezioni erano la mattina anziché la sera. Può sembrare eccessivo, ma basta chiedere in giro o passare per il viale, poco frequentato e male illuminato nel tardo pomeriggio, per capire che non si tratta di un capriccio».
IL PRESIDE La denuncia viene sottoscritta anche dal preside di Giurisprudenza Massimo Deiana: «Dispiace rompere lo spirito natalizio, magari correndo il rischio di sembrare intolleranti, ma noi viviamo un disagio vero», spiega Deiana, «provocato da una minima parte degli assistiti Caritas che seguono e importunano le studentesse con qualsiasi scusa, a volte fanno i loro bisogni negli atri della facoltà, usano i bagni per lavarsi. Tanto che, mentre proviamo a vincere la battaglia per tenere aperta la biblioteca fino alle 22, una parte dei nostri ragazzi alle 17 fugge da viale Fra Ignazio e va a studiare altrove».
L'ASSESSORE Secondo Anselmo Piras (Politiche sociali), il problema potrebbe essere risolto con un passaggio di locali tra Comune e Università: «Siamo pronti a discutere uno scambio tra le strutture di viale Fra Ignazio e quelle di via San Giorgio», chiarisce l'assessore, «fino ad allora dovremo tenerci la sede che abbiamo e cercare di farla funzionare nel modo migliore». ( lo. m. )
28/12/2009