La Fiera deve restare nell'attuale quartiere fieristico tra viale Diaz e viale Colombo. Lo ha detto il sindaco di Cagliari, Emilio Floris, durante la cerimonia di inaugurazione della sessantesima edizione della rassegna che rimarrà aperta sino al 5 maggio. «Cagliari sta ripensando al proprio futuro attraverso la redazione del Piano strategico cittadino», ha detto il sindaco del capoluogo, «e le 180 persone che lavorano a questo progetto si sono interrogate sull'ubicazione della Fiera. I cittadini hanno così deciso che la Fiera non vada spostata nella Piana di San Lorenzo - Su Stangioni (dove è stata collocata nel Piano urbanistico comunale vigente, ndr), ma che rimanga fortemente legata alla città auspicando la sua espansione verso il fronte del mare».Per concretizzare questa scelta, secondo il primo cittadino di Cagliari, «non basta la sinergia istituzionale tra Regione, Provincia e Comune, ma serve anche l'apporto di altre organizzazioni e dei privati». L'eventuale spostamento dei padiglioni a ridosso della statale 554 non era visto con favore nemmeno dal presidente dell'azienda speciale, Gianni Biggio, che ha anche proposto un concorso di idee per riprogettare la Fiera. A disposizione vi sono 120 mila euro, di cui 90 mila stanziati dalla Camera di Commercio di Cagliari, azionista di maggioranza dell'Ente, e 30 dallo stesso Ente Fiera.Più cauto Giancarlo Deidda, presidente della Camera di Commercio: «Come riprogettarla è ancora da stabilire e qualunque decisione sarà presa assieme a tutte le Camere di Commercio dell'Isola, che insieme la fondarono sessant'anni fa». Deidda ha ricordato «l'inaugurazione del '49, nell'ex vivaio comunale in viale Regina Elena e nella Passeggiata coperta sotto il Bastione. Fu un grande passo fatto insieme dalle tre Camere di Commercio di Cagliari, Sassari e Nuoro, che hanno il compito e la capacità di comprendere le esigenze delle imprese», ha aggiunto il Presidente.Raffaele Cercola, presidente dell'Associazione esposizioni e fiere italiane (Aefi), ipotizza la trasformazione della Fiera in società per azioni e, sulla collocazione futura della rassegna, è d'accordo con Floris: «È importante che rimanga in viale Diaz per la tradizione e perché rappresenta uno strumento di sviluppo per il territorio. Il mondo delle fiere inoltre è cambiato e il 90 per cento degli enti sono società e i gestori dei quartiere sono degli imprenditori». 25/04/2008