Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Baretti, a un passo dalla rimozione

Fonte: La Nuova Sardegna
1 febbraio 2010

DOMENICA, 31 GENNAIO 2010

Pagina 1 - Cagliari



La Regione: per autorizzare la ricostruzione dei chioschi occorre il Pul



Il 4 e il 7 febbraio le date di scadenza per la demolizione dei servizi del Poetto

ROBERTO PARACCHINI

CAGLIARI. I baretti del Poetto a un passo dalla demolizione. Giovedì prossimo scadono i novanta giorni dall’ordinanza di rimozione dei chioschi emanata dagli uffici comunali: il 4 febbraio dovrebbe essere sbaraccato un baretto, gli altri il 7.
Nei giorni scorsi il consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sui servizi per la spiaggia con un doppio obiettivo: chiedere alla Regione di modificare le norme specifiche per Cagliari al fine di realizzare un piano di utilizzo del lungomare (Pul) più legato alle esigenze della città; e permettere agli operatori di demolire e ricostruire i chioschi contestualmente. Ipotesi, questa, che secondo i consiglieri sarebbe possibile col riferimento, nel documento, al regolamento edilizio del 1999.
La corsa col tempo di questi ultimi giorni è legata alla spada di Damocle dell’ordinanza di demolizione: per mancanza di licenza edilizia e irregolarità. Da qui la richiesta dell’assembela municipale alla Giunta di interagire con la Regione per trovare un accordo formale in grado di risolvere la situazione.
Dall’esecutivo del governo dell’isola, però, è arrivata nei giorni scorsi una lettera agli uffici del Comune in cui si precisa che, dal 2008, per avere l’autorizzazione edilizia per realizzare interventi sull’arenile occorre il Pul che ancora il Comune non ha.
La storia racconta che a febbraio 2009 era stato varato dalla Giunta un Pul, poi discusso (e ritirato) in Consiglio ai primi di dicembre con la richiesta, da parte della maggioranza alla Giunta, di verificare con la Regione norme generali specifiche per il lungomare di Cagliari. Inoltre la commissione consiliare all’Urbanitisca e ambiente sin da febbraio aveva sottolineato l’inadeguatezza del Pul approvato in quel mese dall’esecutivo comunale.
In parallelo una parte dei responsabili dei baretti, riferendosi al regolamento edilizio del 1999 e visto anche che sulla base di queste norme erano state date due concessioni edilizie per la realizzazione di nuovi servizi sulla spiaggia, ha fatto una propria proposta. «In specifico - spiega Sergio Mascia, presidente del Consorzio Poetto Services - abbiamo presentato un progetto di demolizione delle attuali strutture e domandato l’autorizzazione edilizia per ricostruire». In questo modo gli operatori dei chioschi hanno puntato «sulla rimozione e ricostruzione contestuale». L’amministazione ha risposto «predisponendo una conferenza dei servizi per il 27 gennaio, poi spostata al 10-11 febbraio». Da qui la speranza dei titolari dei baretti di rimandare la demolizione. Nello stesso tempo, però e come già detto, la Regione ha precisato in una lettera che occorre il Pul. Il che significa che le norme edilizie indicate (del 1999) non sono sufficienti.
«Noi tutti - sottolinea Massimiliano Tavolacci, Udc e presidente della commissione consiliare all’Urbanistica - ci auguriamo che la Giunta intervenga verso la Regione con atti formali specifici. Ma risulta che a tutt’oggi, questo non sia stato fatto. Ed è molto grave: significa che l’esecutivo non vuole tenere conto della volontà del Consiglio». Molto preoccupato anche Andrea Scano (Pd, vice presidente della commissione): «A suo tempo la maggioranza non ha voluto votare il Pul già pronto e ora la demolizione è un rischio reale».