DOMENICA, 21 FEBBRAIO 2010
Pagina 2 - Cagliari
La comunità cagliaritana ha festeggiato il capodanno al teatro Massimo
«Nell’isola nessun problema di integrazione»
CAGLIARI. «La Sardegna è una terra molto ospitale e le persone sono molto tranquille, non abbiamo mai avuto alcun problema»: parole di Zhan Yundian, presidente dell’associazione della Sardegna per l’amicizia e la cultura cinese, pronunciate durante i festeggiamenti per il capodanno cinese.
«Al contrario degli altri paesi del mondo - spiega Yundian - il nostro primo dell’anno cade il 14 febbraio, ma abbiamo posticipato i festeggiamenti per permettere agli artisti che si esibiranno al teatro Massimo di arrivare in Sardegna dopo aver brindato in Cina all’anno della tigre, che consideriamo uno dei segni più fortunati e propizi».
Il cartellone proposto dall’associazione è stato molto ricco. Venerdì mattina il consigliere di ambasciata Tang Youjing e il console Meng Fanyu hanno incontrato il prefetto Giovanni Balsamo e il questore Salvatore Mulas, oltre al presidente della Provincia Graziano Milia e al sindaco Emilio Floris. In serata appuntamento conviviale in ristorante e ieri sera grande spettacolo finale al Massimo con gruppi tradizionali provenienti dalla Cina.
«La comunità cinese, in provincia di Cagliari, conta circa ottocento persone - rimarca Yundian - e in larga parte si tratta di commercianti nel campo dell’abbigliamento, dei casalinghi e delle piccole merci in genere. I primi ad arrivare in Sardegna sono stati alcuni miei connazionali sbarcati nell’isola nella prima metà degli anni ’80, in cerca di lavoro. Io sono arrivato nel 1987. Così sono stati aperti i primi ristoranti e per anni tutti i cinesi che sono arrivati qui, o in Italia in generale - aggiunge Yundian - si sono dedicati alla ristorazione». Negli ultimi anni, l’attenzione si è spostata sul commercio. Lo testimoniano le decine di negozi in città e i grandi capannoni lungo la statale 131: «Nessun problema di integrazione» avverte il presidente dell’associazione, fondata nel 2005 proprio con l’obiettivo di curare i rapporti tra cinesi e territorio. Lo dimostrano le decine di cagliaritani che al teatro Massimo hanno voluto festeggiare il capodanno insieme alla comunità cinese. (p.s.)